Lorenza Trucchi – 1970

Botta e Misticoni alle Artivisive
Lo Studio Artivisive in via Angelo Brunetti 66, presenta due personali congiunte di Stelvio Botta e Giuseppe Misticoni. In occasione dell’ultima personale di Botta al Bilico, avevo già notato ti carattere di minuziosa progetta-zione grafica che sta alla base di queste sculture in metallo. Oggi la ricerca di Botta pur rimanendo rigorosamente legata a questo spirito architettonico, è di-ventata più libera. Lo schema un po’ alla Schoffer delle sue strutture si è aperto sino quasi ad una concezione di environment; lo spettatore è infatti inserito nello spazio creato dal mosso perimetro di queste costruzioni in me-tallo, adattissime al plebi air Un certo riferimento formale alle ultime opere di Botta mi pare si possa trovare nel celebre «Progetto per il monumento alla Mostra Internazionale» di Tatlin (1920) che fu la prima scultura aperta de-stinata a dilatare limiti spaziali. Nelle sue calibrate costru-ionì in plexiglas — grandi cubi trasparenti segnati da un reticolo di linee ,geometriche Giuseppe Misticonl in-scrive diagonalmente una lastra dipinta con gusto in-formale, dando luogo ad un insolito effetto di prospettive multiple e di immagini ri-flesse che simulano un con-tinuo alternarsi di esterni ed interni, di luci e di ombre. Una ricerca squisita mente tecnica, tendente a
fondere pittura e scultura, ma non priva di una sottile seduzione allegorica tra istinto e ragione.
LORENZA TRUCCHI

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